giovedì 8 dicembre 2016

step14 - L'antracite nella chimica

Come avevamo già detto nei post precedenti il grigio antracite deriva dal carbone fossile.





È il più antico carbone proveniente da resti vegetali preistorici; contiene una percentuale di carbonio pari al 90% ed ha un potere calorifico di 35.6 MJ/kg (8500 kcal/kg). Questo tipo di carbone risale a circa 400 milioni di anni fa. Ha colore nero e lucentezza metallica, è un carbone duro e fragile e più pesante degli altri, dà una fiamma corta, con poco fumo, sviluppa moltissimo calore, essendo il carbone più antico è il più ricco di carbonio, ma viene utilizzato molto poco perché assai costoso, essendo difficilmente reperibile.
L'antracite è il carbone di qualità superiore, usato principalmente per il riscaldamento domestico. È duro, fragile e nero lucido, contiene un'alta percentuale di carbonio fissato e una bassa percentuale di materia volatile. L'umidità contenuta nell'antracite appena estratta è in genere inferiore al 15%. Il potere calorifico specifico dell'antracite pura varia dai 22 ai 28 milioni di Btu/ton (da 26 a 33 MJ/kg). L'antracite consumata negli Stati Uniti contiene in media 25 milioni di Btu/ton (29 MJ/kg).
A partire dal 1980, gli scarti e i detriti di antracite vengono usati per la generazione di energia elettrica. Questo combustibile in media contiene 15 milioni di Btu/ton (17 MJ/kg), o meno.
La formula chimica deriva da quella del carbone fossile ed è :



È possibile effettuare un'analisi elementare, per valutare la composizione percentuale nei vari elementi costituenti (% di C, H, N, S, …).
Un altro tipo di analisi è quella cosiddetta immediata, cui fanno riferimento i contratti commerciali ed i requisiti di qualità; tra queste ci sono la percentuale di acqua, di sostanze volatili e di ceneri.
La percentuale di acqua (% H2O) si determina come perdita in peso a 105 °C; la percentuale di sostanze volatili (% S.V.) si determina, invece, come perdita in peso a 950 °C; infine la percentuale di ceneri si determina come residuo dopo calcinazione. Si effettuano anche misure della plasticità e della resistenza meccanica quali l'indice di libero rigonfiamento, il potere agglutinante ed il potere agglomerante.
L'indice di libero rigonfiamento (i.l.r.) si misura dopo riscaldamento ad 820 °C confrontando il residuo con un profilo di riferimento.
Il potere agglutinante (p.a.) si determina riscaldando il campione polverizzato e disperso in un materiale inerte; si ottiene un materiale cementato di cui si misura la resistenza meccanica: si misura l'attitudine del carbone a cementare a sé materiali inerti. È indice della compattezza e resistenza del coke ottenibile.
Il potere cokificante è invece l'attitudine del carbone, scaldato in assenza di aria, ad aumentare di volume formando una massa porosa. Si effettua scaldando il campione a 600 °C e valutando forma e consistenza del residuo.
Esistono diversi tipi di carboni fossile, che si differenziano a seconda dell'età : il più antico è l'antracite, quindi litantrace, poi lignite e il più giovane, la torba.
La composizione chimica elementare varia con l'età, arricchendosi in carbonio e perdendo ossigeno:
Sostanza% C% H% O% N% S% ceneri
Legno50 - 546 - 6,543,5 - 440,3 - 0,500,5 - 1,2
Torba50 - 605,5 - 6,530 - 480,8 - 30,1 - 0,23 - 25
Lignite60 - 755 - 620 - 450,7 - 21 - 123 - 8
Litantrace75 - 904,5 - 5,55 - 150,7 - 20,5 - 40,5 - 4
Antracite92 - 952 - 2,530,5 - 10,5 - 20,5 - 2
Il loro potere calorifico aumenta da torba ad antracite, mentre il rapporto H/C è sempre più piccolo:
Sostanzarapporto H/CP.C. (MJ/kg)
Legno1,5510,5-18,8 (2500-4500 kcal/kg)
Torba1,3012,6-18,8 (3000-4500 kcal/kg)
Lignite0,9716,7-26,0 (4000-6200 kcal/kg)
Litantrace0,7231,8-37,7 (7600-9000 kcal/kg)
Antracite0,2934,8-37,7 (8300-9000 kcal/kg)

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